Biorivitalizzazione viso: il primo passo per ringiovanire la pelle
Quando compaiono le prime rughe, l'istinto di molte pazienti è quello di volerle "riempire" e farle sparire subito. Tuttavia, l'approccio più corretto ed efficace per un ringiovanimento reale e duraturo è un altro: prima di correggere il singolo solco, è fondamentale curare e rivitalizzare la pelle nella sua interezza.
Una pelle che mostra i primi segni del tempo va nutrita per recuperare turgore, elasticità e luminosità. Solo dopo aver ricreato una base sana, si potrà valutare se e come intervenire sulla singola ruga, che a quel punto sarà già molto meno evidente.
Perché rivitalizzare prima di riempire?
La logica è semplice: a cosa serve un viso con le rughe spianate, se la qualità generale della pelle rimane spenta, avvizzita e disidratata? Un vero ringiovanimento parte dalla salute dei tessuti. La biorivitalizzazione è la tecnica d'elezione per raggiungere questo obiettivo, agendo non solo sul viso ma anche su aree delicate come il collo, che non può essere trattato con i filler riempitivi.
Questo trattamento è il primo, giusto approccio che il medico estetico dovrebbe proporre, abbinandolo sempre a una corretta routine cosmetologica domiciliare.
Cos'è la biorivitalizzazione e come funziona?
La biorivitalizzazione consiste nell'iniettare nel derma, tramite micro-iniezioni, un cocktail di sostanze biocompatibili e riassorbibili che ottimizzano la funzione cutanea. L'ingrediente principale è l'acido ialuronico, spesso combinato con aminoacidi, vitamine e minerali.
Con il tempo, l'attività dei fibroblasti (le cellule che producono collagene e acido ialuronico) diminuisce. Apportando queste sostanze direttamente dove servono, si innesca un processo di rigenerazione profonda.
I tre benefici principali della biorivitalizzazione
- Idratazione profonda: L'acido ialuronico richiama immediatamente acqua nei tessuti, donando turgore e compattezza visibili fin dai primi trattamenti.
- Stimolazione dei fibroblasti: Si attiva la produzione naturale di nuovo collagene ed elastina, migliorando l'elasticità e la struttura della pelle nel lungo periodo.
- Azione antiossidante: Contrasta l'azione dannosa dei radicali liberi, i principali responsabili dell'invecchiamento accelerato da sole e inquinamento.
La seduta: cosa aspettarsi dal trattamento
Il trattamento è rapido (circa 15 minuti) e minimamente invasivo. Con un ago sottilissimo, il medico inietta piccole gocce di prodotto lungo le rughe, sulle guance e sul collo. Al termine, residua solo un lieve rossore per circa un'ora. Occasionalmente possono comparire piccole ecchimosi, che si risolvono in pochi giorni.
Il protocollo di trattamento
Un ciclo classico prevede una seduta a settimana per il primo mese, seguita da due trattamenti a distanza di 15 giorni. Per mantenere i risultati, si consiglia una seduta mensile. Esistono anche formulazioni più concentrate che permettono di effettuare il trattamento direttamente una volta al mese. I periodi ideali sono la primavera e l'autunno, per riparare i danni del sole estivo.
Biorivitalizzazione e filler: una sinergia vincente
Effettuare un ciclo di biorivitalizzazione prima di un filler non solo migliora l'aspetto globale del viso, ma rende il filler stesso più duraturo. Una pelle ben idratata e nutrita riassorbirà molto più lentamente l'acido ialuronico più denso usato per il riempimento.
Le sostanze utilizzate
- Acido ialuronico: Principale componente, idrata e dona volume. Spesso arricchito con vitamine e aminoacidi.
- Polinucleotidi: Stimolano l'attività dei fibroblasti, aumentando la produzione di proteine del derma e migliorando la tonicità.
- Agarosio: Uno zucchero che aiuta a ricostruire la rete proteica della pelle e a trattenere liquidi.