Capillari alle gambe: la guida completa ai trattamenti efficaci

A cura di Studio Dr. Roberto Nobile

Gambe femminili incrociate con pelle liscia su sfondo chiaro

I capillari visibili sugli arti inferiori (teleangectasie) sono un inestetismo molto diffuso, soprattutto tra le donne. Spesso, però, la ricerca di una soluzione si concentra solo sull'aspetto estetico, trascurando l'approccio clinico fondamentale per ottenere risultati duraturi e soddisfacenti.

Un trattamento efficace non può prescindere da una diagnosi accurata: solo così si evitano risultati deludenti e si affronta il problema alla radice.

Prima del trattamento: l'importanza della diagnosi

Prima di sottoporsi a qualsiasi procedura (scleroterapia, laser, ecc.), il primo passo fondamentale è una visita specialistica angiologica, completata da un eco-doppler venoso. Questo approccio clinico è cruciale perché:

  • Permette di ottenere risultati nettamente migliori e più duraturi.
  • Mette in luce eventuali problemi di insufficienza venosa che, se non trattati, renderebbero vana qualsiasi terapia estetica.

Se, ad esempio, l'eco-doppler evidenzia un'insufficienza a carico delle vene safene o delle perforanti, è indispensabile correggere prima questo problema (solitamente con un intervento chirurgico). Trattare i capillari senza risolvere la causa a monte non solo non porterebbe a risultati, ma potrebbe addirittura peggiorare la patologia varicosa.

Le soluzioni terapeutiche: un approccio combinato

Una volta esclusa una patologia venosa maggiore, si può procedere al trattamento estetico dei capillari. La strategia vincente è quasi sempre quella di interagire tra diverse tecniche, scegliendo la più adatta in base al calibro del vaso da trattare.

1. Microflebectomie ambulatoriali

Questa tecnica è indicata per le vene dilatate con un calibro superiore ai 2-3 mm. In questi casi, la scleroterapia sarebbe poco efficace, poiché il flusso sanguigno diluirebbe troppo il farmaco. La microflebectomia è una procedura ambulatoriale sicura che consiste nel "sfilare" la vena dilatata attraverso minuscoli fori, eseguiti in anestesia locale. La tecnica:

  • Non lascia cicatrici (i fori si riparano immediatamente).
  • Non provoca dolore post-trattamento.
  • Permette un ritorno immediato alle normali attività.

2. Trattamento sclerosante (scleroterapia)

È il trattamento d'elezione per i capillari con un diametro inferiore ai 2 mm. Consiste nell'iniettare all'interno del vaso un liquido sclerosante che ne provoca l'irritazione e la successiva chiusura. Il capillare viene così escluso dal circolo sanguigno e riassorbito dall'organismo. Si esegue in più sedute, non richiede anestesia e non lascia cicatrici.

3. Trattamento laser (Laser KTP)

Il laser KTP è la tecnologia che ha dato i risultati migliori nel trattamento dei vasi più sottili. È particolarmente indicato per:

  • Capillari molto piccoli (teleangectasie)
  • Angiomi
  • Capillari del volto (couperose, rosacea)

Combinando queste metodiche in modo personalizzato, è possibile ottenere un miglioramento evidente del problema in un numero minore di sedute, con un conseguente e non trascurabile risparmio economico.