Guida alla cellulite: come riconoscerla e combatterla per la prova costume
La cellulite, scientificamente nota come Panniculopatia Edemato-Fibro-Sclerotica (PEFS), è uno degli inestetismi più diffusi e temuti. Non si tratta semplicemente di un difetto estetico, ma di una vera e propria patologia che interessa il microcircolo e il tessuto sottocutaneo, spesso associata ad adiposità localizzata.
Colpisce la maggior parte delle donne a partire dall'adolescenza, indipendentemente dal peso corporeo, concentrandosi tipicamente su cosce e fianchi a causa dell'influenza degli estrogeni.
Cellulite, falsa cellulite e cause: facciamo chiarezza
È importante distinguere la vera cellulite dalla cosiddetta "falsa cellulite", che è invece causata da un'ipotonia muscolare e dallo scivolamento della pelle (ad esempio su glutei e braccia), spesso dopo un dimagrimento rapido. Le cause della PEFS sono multifattoriali e si dividono in primarie e scatenanti.
- Cause primarie: includono la familiarità, l'insufficienza venosa e linfatica, squilibri ormonali e alterazioni posturali come scoliosi o alluce valgo.
- Cause scatenanti: comprendono terapie ormonali (pillola) o a base di cortisone, aumento di peso, sedentarietà, abbigliamento troppo stretto e l'uso frequente di tacchi alti.
Come si riconosce: gli stadi della cellulite
Spesso cellulite e adiposità localizzata coesistono. Riconoscere lo stadio è il primo passo per scegliere il trattamento giusto. Nei primi stadi la cute appare lievemente pastosa e può essere dolente alla palpazione profonda. Negli stadi più avanzati (terzo e quarto) compaiono i segni più evidenti:
- Il classico aspetto a "buccia d'arancia".
- Dolore spontaneo e perdita di pastosità.
- Gambe gonfie e piedi freddi.
- Crampi, soprattutto notturni.
- Cute ispessita, a volte con macchie (discromie) e piccoli capillari visibili (teleangectasie).
Le strategie efficaci: consigli pratici e trattamenti
Combattere la cellulite richiede un approccio combinato che agisca su alimentazione, stile di vita e trattamenti mirati.
1. Partire dalla tavola: l'alimentazione corretta
Una dieta sana e biologica è fondamentale. Privilegia frutta e verdura di stagione, olio extra vergine d'oliva e pesce azzurro. Limita la carne a 2-3 volte a settimana ed evita cibi grassi e dolci elaborati. Bevi almeno due litri di acqua al giorno, lontano dai pasti, e aiutati con tisane drenanti a base di mirtillo, centella o ananas. Modera l'alcol, che si trasforma in grasso addominale.
2. Buone abitudini: lo stile di vita che fa la differenza
- Evita il fumo: danneggia i piccoli vasi sanguigni, peggiorando il microcircolo.
- Scegli abiti comodi: vestiti troppo stretti ostacolano il ritorno venoso e linfatico.
- Limita i tacchi alti: anche questi possono peggiorare il ristagno di liquidi.
- Svolgi attività fisica: è cruciale per tonificare i muscoli e stimolare la circolazione. Scegli sport a basso impatto come Pilates, acquagym o semplici passeggiate in acqua.
3. I trattamenti specifici: dalle terapie mediche ai cosmetici
Per un'azione d'urto, è possibile ricorrere a trattamenti ambulatoriali mirati come:
- Linfodrenaggio manuale (metodo Vodder)
- Trattamenti di tonificazione (Radiofrequenza, Magnetoterapia)
- Ossigeno-ozonoterapia
- Endermologie (LPG)
A casa, si possono utilizzare prodotti cosmetici specifici (es. Rilastil Lipofusion, Bionike Defence Body, Sisley Cellulinov, Clarins Lift-Minceur) o provare rimedi casalinghi come un impacco a base di fondi di caffè e olio d'oliva o di mandorle, da conservare in frigo prima dell'uso.