Fili di sospensione, filler o lifting? La guida per scegliere il ringiovanimento del viso

A cura di Dott. Alfio Scalisi

Primo piano di donna con occhi chiari e trucco elegante

Il desiderio di un viso fresco e riposato incontra oggi un'ampia gamma di soluzioni, dalla medicina estetica non invasiva alla chirurgia. Ma come orientarsi? La scelta dipende dal punto di partenza, dal risultato desiderato e, soprattutto, dal consiglio di un professionista esperto. Analizziamo le opzioni più efficaci, dai fili di sospensione al lifting chirurgico.

L'ultima frontiera: i fili riassorbibili per un lifting non chirurgico

I fili di sospensione e biorivitalizzazione rappresentano una delle innovazioni più significative in medicina estetica. A differenza dei vecchi fili in materiali permanenti (come il nylon), che spesso causavano problemi, le versioni moderne sono realizzate in materiali completamente riassorbibili, come l'acido polilattico o il PDO (polidiossanone).

Questi fili svolgono una duplice, preziosa funzione:

  1. Effetto di sostegno (lifting): Grazie a una struttura dotata di microscopiche ancore, i fili di trazione si agganciano ai tessuti molli, creando un reticolo di supporto che riposiziona i volumi e contrasta i cedimenti.
  2. Effetto biorivitalizzante: Mentre si riassorbono (in circa 6-8 mesi), rilasciano sostanze come l'acido polilattico che stimolano la produzione di nuovo collagene, migliorando la texture, la tonicità e la luminosità della pelle dall'interno.

Esistono anche fili più semplici, senza ancore, il cui scopo è unicamente quello di creare una trama di biostimolazione nel derma, migliorando la compattezza cutanea.

Per chi sono indicati i fili?

È fondamentale essere chiari: i fili non sostituiscono un lifting chirurgico. Sono la soluzione ideale per visi che presentano una ptosi lieve o moderata dell'ovale e un rilassamento iniziale. Forzare l'indicazione su un cedimento importante porterebbe a un risultato deludente e di breve durata.

L'approccio combinato: un protocollo per l'estate (e non solo)

Per ottenere risultati davvero significativi e preparare la pelle a periodi di stress come l'esposizione al sole, l'approccio migliore è spesso quello combinato. Un protocollo di ringiovanimento globale può includere diverse metodiche:

  • Filler: I più sicuri sono a base di acido ialuronico, completamente riassorbibili, ideali per riempire le rughe e ripristinare i volumi. Per un effetto più duraturo e stimolante, si può optare per filler a base di idrossiapatite di calcio, che promuovono la produzione di collagene. Da evitare assolutamente i filler permanenti.
  • Tossina Botulinica (Botox): Indispensabile per spianare le rughe d'espressione della parte superiore del viso, come quelle frontali e le "zampe di gallina".
  • Biorivitalizzazione autologa (PRP): Una delle tecniche più innovative. Utilizza il gel piastrinico estratto dal sangue del paziente stesso, ricco di fattori di crescita che, re-iniettati nella pelle, stimolano una profonda rigenerazione cellulare.
  • Lipofilling (o lipostruttura): Consiste nel prelevare piccole quantità di grasso da aree come i fianchi e, dopo averlo purificato, re-iniettarlo nel viso per ripristinare i volumi in modo definitivo e naturale.

Quando la medicina estetica non basta: la soluzione del lifting chirurgico

Di fronte a un cedimento evidente dell'ovale del viso e del collo, con una pelle matura e una perdita di tono muscolare, il lifting o minilifting chirurgico rappresenta la soluzione più efficace, duratura e, alla lunga, anche meno dispendiosa.

L'intervento moderno non si limita a "tirare" la pelle, ma agisce in profondità, riposizionando la fascia muscolare sottostante (lo SMAS). Questo garantisce un risultato naturale e stabile nel tempo. Le cicatrici sono sottilissime e nascoste. L'operazione è veloce (circa 2 ore), spesso eseguita in anestesia locale con sedazione, e il recupero è rapido, con un ritorno alle attività sociali in pochi giorni.

La chiave del successo: la giusta indicazione

Il segreto per un risultato eccellente risiede nel buon senso e nell'esperienza del professionista. Un viso giovane con una buona compattezza cutanea beneficerà enormemente dei trattamenti di medicina estetica. Un viso con cedimenti più marcati otterrà un risultato davvero soddisfacente solo con un approccio chirurgico ben eseguito. La visita specialistica è il momento fondamentale per definire il percorso più corretto e realistico.

Articolo basato sui contenuti forniti dal Dott. Alfio Scalisi.