Guida al botulino: la verità su efficacia, sicurezza e risultati

A cura di Dott. Ferdinando Rossano - Chirurgo Plastico

Donna mostra rughe frontali sollevando la fronte con le dita

Botox, botulino, tossina botulinica: termini diversi per indicare uno dei trattamenti di medicina estetica più conosciuti ed efficaci per la riduzione temporanea delle rughe d'espressione. Facciamo chiarezza sui dubbi più comuni, distinguendo i miti dalla realtà scientifica.

A cosa serve il botulino in medicina estetica?

Le indicazioni estetiche del botulino sono molto precise e si concentrano sulla regione fronto-oculare. È il trattamento d'elezione per:

  • Rughe perioculari (le "zampe di gallina")
  • Rughe verticali tra le sopracciglia (glabellari)
  • Rughe orizzontali della fronte

Inoltre, può essere utilizzato per ottenere un leggero lifting non chirurgico del sopracciglio e per trattare l'iperidrosi, ovvero l'eccessiva sudorazione di ascelle e mani.

Botulino vs. filler: qual è la differenza?

Entrambi riducono le rughe, ma con meccanismi d'azione completamente diversi:

  • I filler (a base di acido ialuronico) sono dei riempitivi. Si usano per ripristinare i volumi persi con il tempo, come su zigomi, solchi naso-genieni e labbra.
  • Il botulino agisce sulle rughe dinamiche, quelle causate dalla continua contrazione dei muscoli mimici quando corrughiamo la fronte o strizziamo gli occhi.

È un trattamento sicuro?

Assolutamente sì. La tossina botulinica utilizzata in estetica (di tipo A) è una sostanza prodotta dal batterio Clostridium Botulinum, ma viene accuratamente purificata e resa del tutto innocua per la salute. Iniettata in punti specifici, blocca temporaneamente l'azione di alcuni muscoli, distendendo le rughe e donando alla pelle un aspetto più liscio.

Perché allora si vedono risultati "sbagliati"?

Le complicanze (come un sopracciglio più alto dell'altro o un "occhio chiuso") derivano esclusivamente da errori di tecnica. Se si sbaglia il punto di inoculo, si rischia di bloccare il muscolo sbagliato. Per questo è fondamentale affidarsi a medici esperti e specialisti del settore (come i chirurghi plastici) che, dopo un attento esame del viso, sappiano calibrare dosaggi e punti di iniezione in modo personalizzato.

E l'espressività del viso?

Come in ogni trattamento estetico, gli eccessi sono da condannare. Un trattamento ben eseguito non altera l'espressività, ma attenua solo la visibilità delle rughe. L'effetto "congelato" o inespressivo è sempre il risultato di un dosaggio eccessivo. L'esperienza e la mano del medico fanno la differenza.

La seduta di trattamento: cosa aspettarsi

La procedura è semplice e rapida, dura circa 20 minuti.

  • È doloroso? No. Si praticano piccole iniezioni con un ago sottilissimo. Si può avvertire un lieve bruciore, talmente fugace da non richiedere anestesia.
  • Quando si vedono i risultati? L'effetto non è immediato. La sostanza impiega 3-4 giorni per agire e distendere le rughe.
  • Quanto dura il risultato? L'effetto è temporaneo e dura in media 5-6 mesi. Con le applicazioni successive, la durata tende ad allungarsi.

Chi può sottoporsi al trattamento?

Il trattamento è indicato per uomini e donne, generalmente a partire dai 30 anni, quando compaiono le prime rughe d'espressione. È da evitare in gravidanza, allattamento e in presenza di malattie neuromuscolari o allergia all'albumina.