Blefaroplastica: la guida al confronto tra tecnica chirurgica e non ablativa
Gli inestetismi delle palpebre, come l'eccesso di pelle, le borse o le rughe, possono essere legati all'invecchiamento, ma anche a fattori familiari, comparendo talvolta già in giovane età. Per ringiovanire lo sguardo esistono oggi due approcci principali: la blefaroplastica non ablativa e quella chirurgica. Non sono tecniche in competizione, ma soluzioni indicate per condizioni cliniche differenti.
Vediamo nel dettaglio quando è consigliata l'una o l'altra.
La blefaroplastica non ablativa: rigenerare la superficie
È un trattamento da studio che sfrutta l'energia del plasma o della radiofrequenza per agire solo sugli strati più superficiali della pelle, senza lasciare cicatrici. Dopo l'applicazione di una crema anestetica, la seduta dura circa 20 minuti. Il post-trattamento prevede la formazione di piccole crosticine per 2-3 giorni e un po' di rossore.
Per chi è indicata?
Questa tecnica è la soluzione ideale per:
- Modesti eccessi cutanei della palpebra superiore.
- Sottili rughe della palpebra inferiore.
- Rughe perioculari (le "zampe di gallina").
- Un miglioramento generale della qualità della cute (es. pelle rovinata dal sole).
Quando non è indicata?
La blefaroplastica non ablativa non è efficace per correggere un solco lacrimale evidente, le occhiaie (alterazioni del colore) o un importante eccesso cutaneo.
La blefaroplastica chirurgica: agire in profondità
È l'intervento che permette un miglioramento estetico-funzionale completo delle palpebre. Non si limita alla cute, ma agisce anche sul muscolo orbicolare, sulle borse adipose e sul solco lacrimale. Si esegue in ambulatorio, in anestesia locale con una lieve sedazione, e dura dai 30 minuti (solo palpebre superiori) all'ora e mezza (superiori e inferiori).
Cosa non può correggere la chirurgia?
La blefaroplastica chirurgica non è pensata per trattare le sottili rughe superficiali o le alterazioni del colore della pelle (occhiaie). Inoltre, non influisce sulla posizione del sopracciglio, che se abbassato richiede un trattamento specifico (botulino, fili o lifting).
Guida alla scelta: un confronto diretto
Caratteristica | Blefaroplastica non Ablativa | Blefaroplastica Chirurgica |
---|---|---|
Indicazione Principale | Eccesso di pelle lieve, rughe sottili | Eccesso di pelle importante, borse adipose |
Azione | Superficiale (pelle) | Profonda (pelle, muscolo, grasso) |
Anestesia | Crema topica | Locale con sedazione |
Cicatrici | No | Sì (nascoste nelle pieghe) |
Recupero | Pochi giorni (crosticine) | Una settimana (punti di sutura) |
Un consiglio: guardare al passato per un risultato naturale
Un suggerimento utile è quello di portare alla visita una foto del proprio volto di 10-20 anni prima. Questo permette al medico di valutare l'evoluzione degli inestetismi e di impostare un trattamento che miri al ripristino delle proprie caratteristiche anatomiche preesistenti, per un risultato il più naturale possibile.