Blefaroplastica: la guida al confronto tra tecnica chirurgica e non ablativa

A cura di Dott. Francesco Lino

Blefaroplastica uomo: confronto prima e dopo l’intervento

Gli inestetismi delle palpebre, come l'eccesso di pelle, le borse o le rughe, possono essere legati all'invecchiamento, ma anche a fattori familiari, comparendo talvolta già in giovane età. Per ringiovanire lo sguardo esistono oggi due approcci principali: la blefaroplastica non ablativa e quella chirurgica. Non sono tecniche in competizione, ma soluzioni indicate per condizioni cliniche differenti.

Vediamo nel dettaglio quando è consigliata l'una o l'altra.

La blefaroplastica non ablativa: rigenerare la superficie

È un trattamento da studio che sfrutta l'energia del plasma o della radiofrequenza per agire solo sugli strati più superficiali della pelle, senza lasciare cicatrici. Dopo l'applicazione di una crema anestetica, la seduta dura circa 20 minuti. Il post-trattamento prevede la formazione di piccole crosticine per 2-3 giorni e un po' di rossore.

Per chi è indicata?

Questa tecnica è la soluzione ideale per:

  • Modesti eccessi cutanei della palpebra superiore.
  • Sottili rughe della palpebra inferiore.
  • Rughe perioculari (le "zampe di gallina").
  • Un miglioramento generale della qualità della cute (es. pelle rovinata dal sole).

Quando non è indicata?

La blefaroplastica non ablativa non è efficace per correggere un solco lacrimale evidente, le occhiaie (alterazioni del colore) o un importante eccesso cutaneo.

La blefaroplastica chirurgica: agire in profondità

È l'intervento che permette un miglioramento estetico-funzionale completo delle palpebre. Non si limita alla cute, ma agisce anche sul muscolo orbicolare, sulle borse adipose e sul solco lacrimale. Si esegue in ambulatorio, in anestesia locale con una lieve sedazione, e dura dai 30 minuti (solo palpebre superiori) all'ora e mezza (superiori e inferiori).

Cosa non può correggere la chirurgia?

La blefaroplastica chirurgica non è pensata per trattare le sottili rughe superficiali o le alterazioni del colore della pelle (occhiaie). Inoltre, non influisce sulla posizione del sopracciglio, che se abbassato richiede un trattamento specifico (botulino, fili o lifting).

Guida alla scelta: un confronto diretto

Caratteristica Blefaroplastica non Ablativa Blefaroplastica Chirurgica
Indicazione Principale Eccesso di pelle lieve, rughe sottili Eccesso di pelle importante, borse adipose
Azione Superficiale (pelle) Profonda (pelle, muscolo, grasso)
Anestesia Crema topica Locale con sedazione
Cicatrici No Sì (nascoste nelle pieghe)
Recupero Pochi giorni (crosticine) Una settimana (punti di sutura)

Un consiglio: guardare al passato per un risultato naturale

Un suggerimento utile è quello di portare alla visita una foto del proprio volto di 10-20 anni prima. Questo permette al medico di valutare l'evoluzione degli inestetismi e di impostare un trattamento che miri al ripristino delle proprie caratteristiche anatomiche preesistenti, per un risultato il più naturale possibile.