Guida alla blefaroplastica: quando l'estetica incontra la funzione
Con il passare degli anni, la regione palpebrale è una delle prime a mostrare i segni del tempo, con una progressiva perdita di tono della pelle e dei muscoli. Sulla palpebra superiore compare un eccesso di cute che può ridurre il campo visivo, mentre su quella inferiore si formano le caratteristiche "borse". L'intervento di blefaroplastica nasce per correggere questi inestetismi, ma il suo scopo oggi va ben oltre la semplice estetica.
Cos'è la blefaroplastica estetico-funzionale?
La moderna blefaroplastica non si limita più a rimuovere l'eccesso di tessuti, ma mira a ripristinare prima di tutto la corretta funzione delle palpebre. Un intervento completo, infatti, vuole allargare la rima palpebrale, rinforzare le strutture di sostegno e solo in ultimo asportare la cute in eccesso, per ridare allo sguardo un aspetto più giovane e riposato.
Spesso, pazienti che richiedono un intervento per motivi estetici presentano in realtà disturbi funzionali, come la ptosi (abbassamento della palpebra superiore) o l'entropion/ectropion (rotazione del margine palpebrale inferiore), che vengono corretti durante la stessa seduta.
La visita preoperatoria: un passo fondamentale
Prima dell'intervento, una valutazione accurata è indispensabile per una corretta programmazione. La visita include:
- Un controllo oculistico per escludere patologie come il glaucoma.
- Uno studio sulla posizione dei margini palpebrali e sulla funzionalità dei muscoli.
- Una valutazione della funzionalità lacrimale per escludere problemi di secchezza oculare.
L'intervento chirurgico: cosa aspettarsi
Anestesia
Nella maggior parte dei casi, l'intervento si esegue in anestesia locale, sempre con la presenza di un anestesista. Per i pazienti più ansiosi si può optare per una sedazione assistita, mentre l'anestesia generale è riservata a interventi più lunghi e complessi.
La procedura
Spesso si operano contemporaneamente sia le palpebre superiori che quelle inferiori. Il chirurgo esegue delle incisioni nascoste nelle pieghe naturali per rimuovere la cute e il grasso in eccesso e per rinforzare le strutture di sostegno.
Il decorso post-operatorio: recupero e gestione
Le prime ore dopo l'intervento sono molto importanti. È consigliabile rimanere a riposo con impacchi di ghiaccio per ridurre gonfiore e dolore. Una convalescenza di 24-48 ore è opportuna. Ecco cosa aspettarsi:
- Ecchimosi (lividi): Possono presentarsi nella regione palpebrale e tendono a scomparire in una o due settimane.
- Punti di sutura: Sono poco visibili e vengono rimossi dopo circa una settimana. Nel frattempo, possono essere mascherati con un paio di occhiali da sole.
L'assistenza dell'anestesista e una procedura chirurgica precisa e attenta aiutano a prevenire le complicanze. È fondamentale che il paziente sia ben informato su come comportarsi nel post-operatorio per evitare ansie e favorire una guarigione ottimale.