Mastoplastica additiva: la guida alle incisioni e alle cicatrici

A cura di Dott. Ferdinando Rossano - Chirurgo Plastico

Seno femminile con linee tratteggiate pre-operatorie

Un intervento di aumento del seno con protesi mammarie prevede inevitabilmente delle piccole incisioni chirurgiche, che lasceranno delle cicatrici. Un bravo chirurgo, tuttavia, pianifica l'intervento in modo che queste cicatrici, lunghe solitamente tra i 3 e i 5 centimetri, siano il più possibile nascoste e discrete. La loro posizione varia in base alla tecnica, ai desideri della paziente e alle preferenze del chirurgo.

Non esiste una via d'accesso "migliore" in assoluto; la scelta dipende da un'attenta valutazione di ogni singolo caso. Vediamo le principali alternative.

Le principali vie d'accesso per l'aumento del seno

Incisione sottomammaria

È la via d'accesso più classica e conosciuta. L'incisione viene praticata nel solco naturale sotto il seno. Il suo grande vantaggio è che la cicatrice viene ben nascosta dalla piega della mammella stessa e dal reggiseno. Questa tecnica, che lascia intatta l'areola, può essere utilizzata sia per un posizionamento sottoghiandolare che sottomuscolare.

Incisione periareolare

In questo caso, l'incisione viene praticata lungo il bordo inferiore dell'areola. Il principale vantaggio è che la cicatrice risulta molto ben camuffata, poiché si trova nel punto di passaggio di colore tra la pelle più scura dell'areola e quella più chiara del seno. È una cicatrice che potrebbe essere visibile solo a seno nudo.

Incisione ascellare

Questa tecnica prevede un'incisione nascosta nel cavo ascellare, quindi lontano dal seno. È una soluzione che non lascia alcuna cicatrice sulla mammella, ma il segno potrebbe essere visibile in ascella indossando una canotta. L'utilizzo di tecniche endoscopiche ha notevolmente aumentato l'affidabilità e la precisione di questo approccio, che prevede normalmente un posizionamento sottomuscolare.

Tecniche meno comuni: transareolare e periombelicale

Esistono altre due vie d'accesso, molto meno utilizzate per via dei loro svantaggi specifici.

  • Incisione transareolare: Prevede un'incisione orizzontale che attraversa l'areola, dividendo il capezzolo. È poco impiegata per la ridotta lunghezza dell'incisione e per i potenziali danni ai dotti galattofori.
  • Incisione periombelicale (TUBA): Molto discussa e poco utilizzata, prevede l'inserimento di protesi gonfiabili attraverso una piccola incisione nascosta nell'ombelico. Pur avendo il vantaggio di una cicatrice invisibile, presenta limiti tecnici significativi.

Come scegliere l'incisione giusta?

La scelta dell'incisione più adatta è una decisione che viene presa durante la visita specialistica, dopo un'attenta valutazione da parte del chirurgo della vostra anatomia e delle vostre aspettative, per garantire il miglior risultato estetico possibile.