Filler o lipofilling: la guida alla scelta per il ringiovanimento del viso

A cura di Dott. Vincenzo Geraci

Donna tocca le tempie, simbolo di lifting e ringiovanimento

Gli inestetismi del viso, come la perdita di volume e la comparsa di solchi, non sono solo il risultato del tempo che passa, ma possono anche derivare da traumi o dall'uso di farmaci. Per fronteggiare queste perdite volumetriche, la medicina estetica offre due soluzioni principali, sicure ed efficaci: i filler a base di acido ialuronico e la lipostruttura con grasso autologo.

L'approccio moderno, però, non si limita a riempire una singola ruga, ma si basa su uno studio tridimensionale del volto, a metà tra l'arte del modellare e la scienza, per un risultato armonico e naturale.

La filosofia: un approccio tridimensionale al volto

Un ringiovanimento di successo non considera solo la pelle, ma valuta l'equilibrio tra tutti i tessuti: la cute, il supporto muscolare e persino il lento rimaneggiamento osseo. L'obiettivo è ripristinare le proporzioni e le rotondità tipiche di un viso giovane, rispettando l'anima e l'unicità di ogni persona.

Soluzione 1: i filler a base di acido ialuronico ("jaluronoplastica")

L'acido ialuronico è un componente naturale della nostra pelle, fondamentale per mantenerla idratata e turgida. Con l'età, la sua concentrazione diminuisce. I filler a base di acido ialuronico servono proprio a compensare questa perdita.

Come funzionano e dove si applicano?

Vengono iniettati nel derma o nel sottocute per riempire i solchi e ripristinare i volumi in aree specifiche come:

  • La regione naso-geniena
  • Gli zigomi
  • La zona perioculare e le tempie

La quantità di prodotto necessaria varia a seconda del volto: un viso molto svuotato può richiedere anche due o tre fiale. La durata del risultato dipende dal tipo di filler, dalle caratteristiche individuali e dallo stile di vita (fumo ed esposizione solare ne accelerano il riassorbimento).

Soluzione 2: la lipostruttura fluida (lipofilling con grasso autologo)

La lipostruttura fluida rappresenta l'evoluzione del classico lipofilling. È una procedura che utilizza il proprio grasso come "filler biologico" per un riempimento più importante, omogeneo e rigenerativo.

Come funziona l'intervento?

La procedura, eseguita in anestesia locale, si svolge in tre fasi:

  1. Prelievo: Il grasso viene aspirato delicatamente da un'area donatrice con speciali cannule sottilissime.
  2. Purificazione: Il grasso prelevato viene trattato con un lavaggio e una delicata centrifugazione per separare la sua parte "nobile" (il tessuto adiposo vitale) dalle impurità.
  3. Iniezione: Il grasso purificato viene re-iniettato nelle aree del viso da volumizzare.

Il grande vantaggio: le cellule staminali e i fattori di crescita

Il vero valore aggiunto della lipostruttura risiede nel fatto che, insieme al grasso, vengono trasferite anche le cellule staminali adipose (ASCs) e numerosi fattori di crescita. Questo si traduce in un duplice beneficio:

  • Migliora l'attecchimento del grasso impiantato, garantendo un risultato più stabile e duraturo.
  • Innesca un potente processo di rigenerazione cutanea, migliorando la qualità, la texture e la luminosità della pelle.

Questa tecnica ha aperto un panorama avvincente per rimodellare, scolpire e levigare il viso in modo biologicamente corretto e armonioso.