Guida alla rinoplastica estetico-funzionale: bellezza e respirazione
La rinoplastica è uno degli interventi più richiesti, unendo spesso due discipline: la chirurgia estetica e l'otorinolaringoiatria. Come un campanile, il naso svetta al centro del nostro viso e ne definisce il carattere. Quando un naso non ci piace o, peggio, ci crea difficoltà respiratorie, è possibile con un unico intervento risolvere entrambi i problemi. Si introduce così il concetto di rinoplastica estetico-funzionale.
Perché ricorrere alla rinoplastica estetico-funzionale?
La causa più frequente di un difetto respiratorio è la deviazione del setto nasale (in questo caso si parla più propriamente di rinosettoplastica), spesso associata a un'ipertrofia dei turbinati. Altre cause possono includere la presenza di polipi, specialmente in soggetti allergici.
Un naso che non funziona bene deve essere sottoposto a un'accurata visita specialistica, che può includere esami come la rinomanometria o una TAC, per definire un quadro clinico completo. L'importante è sapere che, anche in presenza di problemi funzionali, non si deve rinunciare a correggere gli inestetismi che ci rendono meno sereni.
La scelta della tecnica: come si progetta il nuovo naso
La scelta della tecnica chirurgica è un momento cruciale. Sebbene Internet offra una mole enorme di informazioni (tecnica chiusa vs. aperta, uso dei tamponi, ecc.), creando spesso confusione, è fondamentale capire un concetto chiave: non esiste una tecnica migliore in assoluto. Ogni chirurgo adatta le sue scelte alle esigenze del caso, utilizzando l'approccio che, nella sua esperienza, garantisce il miglior risultato.
L'aiuto della simulazione computerizzata
Un programma computerizzato che modifica le immagini fotografiche può essere di grande aiuto durante la visita. Non come promessa di un risultato, ma come strumento per permettere al medico di capire meglio gli obiettivi del paziente e definire un programma chirurgico mirato per avvicinarsi il più possibile a quel risultato.
Tecnica aperta vs. tecnica chiusa
- La tecnica aperta prevede una piccola incisione esterna sulla columella e offre al chirurgo una visione diretta e completa delle strutture interne. È la mia scelta preferita in caso di rinoplastiche secondarie (nasi già operati) o post-traumatiche.
- La tecnica chiusa prevede solo incisioni interne, risultando meno invasiva. La prediligo in tutti gli altri casi, scegliendo di volta in volta la soluzione meno traumatica possibile.
L'obiettivo finale: la soddisfazione del paziente
Per un chirurgo rinologo, la finalità di un intervento è la piena soddisfazione del paziente, sia per quanto riguarda la respirazione che l'estetica. Questi due fattori, spesso considerati separati, devono invece essere valutati insieme e, quando necessario, corretti contemporaneamente per un risultato completo e armonioso.