Curvatura peniena (pene curvo): cause e trattamenti efficaci
La curvatura peniena è una condizione in cui il pene, specialmente in erezione, presenta una deviazione anomala. Può essere una caratteristica congenita, presente sin dalla nascita, oppure acquisita nel tempo a causa della cosiddetta malattia di La Peyronie.
Questa patologia è causata dalla formazione di una placca di tessuto cicatriziale (fibrosi) che, agendo come una cicatrice retraente, provoca dolore, curvature e deformità. L'impatto non è solo fisico: spesso si associano disfunzioni sessuali e un significativo disagio psicologico che può minare l'autostima del paziente.
Chi colpisce la malattia di La Peyronie?
Si stima che questa condizione colpisca circa un uomo su 20, con un picco di incidenza nella fascia d'età tra i 50 e i 55 anni, in particolare tra gli uomini sessualmente attivi. Le cause esatte non sono ancora del tutto note e si ritiene che l'origine sia multifattoriale. Tra i principali fattori di rischio e predisponenti troviamo:
- Familiarità genetica
- Microtraumi o lesioni ai genitali
- Interventi di prostatectomia radicale (fino al 16% dei casi)
- Patologie come diabete, gotta, morbo di Paget
- Condizioni mediche come ipertensione, iperlipidemia e fumo
È importante sottolineare che, in assenza di una terapia adeguata, la malattia tende a progredire: nell'88% dei casi si osserva un peggioramento della curvatura in 12 mesi, con un incremento medio di 15°.
Le soluzioni per la curvatura peniena: dalla terapia medica alla chirurgia
Esistono diverse opzioni terapeutiche, il cui obiettivo è ridurre il dolore, stabilizzare la placca e correggere la curvatura. L'approccio può variare da non invasivo a chirurgico.
La carbossiterapia e l'approccio multimodale
Tra le terapie non invasive più promettenti, la carbossiterapia si è dimostrata efficace. L'infiltrazione di anidride carbonica medicale migliora il microcircolo locale, riaprendo i capillari chiusi e aumentando l'ossigenazione dei tessuti. Questo favorisce una migliore circolazione sanguigna e linfatica nell'area della placca.
Questo trattamento offre i migliori risultati quando integrato in una terapia multimodale, che può includere:
- Farmaci "ossigenatori" che migliorano il flusso sanguigno (es. pentossifillina).
- Farmaci ad azione vasodilatatrice (es. verapamil).
- Inibitori delle fosfodiesterasi-5 (es. Cialis, Levitra, Viagra) per migliorare la funzione erettile.
- Integratori per ridurre lo stress ossidativo.
Estensori penieni e altre opzioni
L'utilizzo di estensori penieni (come PeniMaster) per diverse ore al giorno e per un periodo di sei mesi ha mostrato in alcuni studi una riduzione della curvatura, ma si tratta di dati che necessitano di ulteriori conferme cliniche per essere validati. Anche le iniezioni di farmaci direttamente nella placca, un tempo abbandonate, stanno ritrovando un ruolo all'interno di un approccio terapeutico combinato.
Quando è necessaria la terapia chirurgica?
La chirurgia viene proposta solo quando la terapia medica non ha dato i risultati sperati e in presenza di condizioni specifiche:
- La placca deve essere stabile da almeno un anno e il dolore scomparso.
- La curvatura deve essere superiore ai 30°, tale da rendere i rapporti dolorosi o impossibili.
Come ogni intervento, anche la chirurgia correttiva presenta possibili complicanze, tra cui la persistenza parziale della curvatura, una riduzione della lunghezza del pene, e in alcuni casi una disfunzione erettile o alterazioni dell'orgasmo.
Una nota sul diabete
È stato osservato che il diabete, se non diagnosticato e non trattato, può favorire la fibrosi e si associa alla malattia di La Peyronie nel 16% dei casi. In pazienti con entrambe le condizioni, il semplice trattamento del diabete e la riduzione della glicemia possono portare a una sorprendente riduzione della placca e della deformità.
Nei nostri centri la prima visita valutativa è gratuita e senza impegno, un primo passo fondamentale per inquadrare il problema e definire il percorso terapeutico più adatto.