Guida a settoplastica e turbinoplastica: quando la rinoplastica è anche funzionale
Un paziente che lamenta una difficoltà respiratoria cronica, spesso dipendente da spray nasali, necessita di una diagnosi accurata per risolvere il problema alla radice. In molti casi, un intervento di rinoplastica estetica può e deve essere associato a una chirurgia funzionale, per correggere contemporaneamente sia l'aspetto del naso che la sua funzionalità.
Una corretta diagnosi preoperatoria è quindi fondamentale e deve includere non solo un esame estetico, ma anche un'analisi funzionale approfondita.
Le principali cause di difficoltà respiratoria
La difficoltà respiratoria può derivare da diverse condizioni, ognuna delle quali richiede un approccio specifico.
- Riniti vasomotorie e allergiche: Non guariscono con la chirurgia, ma una rinosettoplastica può migliorare notevolmente la percezione del flusso d'aria.
- Poliposi nasale: La rimozione di queste neoformazioni benigne durante la rinoplastica può ripristinare un'ottima funzionalità respiratoria.
- Perforazioni del setto nasale: Spesso legate a precedenti interventi o all'abuso di sostanze, le perforazioni più piccole possono essere riparate durante la rinoplastica.
- Insufficienza della valvola nasale: Frequente dopo interventi in cui è stata rimossa troppa cartilagine, causa difficoltà respiratorie sotto sforzo e richiede un intervento ricostruttivo.
Le due cause più comuni, tuttavia, sono la deviazione del setto nasale e l'ipertrofia dei turbinati.
La deviazione del setto nasale e la settoplastica
La deviazione del setto nasale, di origine traumatica o congenita, è la causa più frequente di difficoltà respiratoria. Spesso, a una deviazione interna corrisponde anche una deviazione esterna della piramide nasale; per questo, correggere il setto durante la rinoplastica (rinosettoplastica) è essenziale per il successo sia funzionale che estetico.
L'intervento che corregge il setto si chiama settoplastica e può essere eseguito in concomitanza con la rinoplastica o separatamente. La procedura moderna, inoltre, non prevede l'uso dei classici tamponi nasali, una manovra fastidiosa e contraria ai principi di una chirurgia meno invasiva.
L'ipertrofia dei turbinati e la turbinoplastica
Spesso associata a una deviazione del setto, l'ipertrofia dei turbinati è una risposta fisiologica del corpo a un'alterazione del flusso d'aria o alla presenza di allergeni. L'intervento di turbinoplastica consiste nella riduzione del volume dei turbinati, tramite coagulazione diretta o una loro frattura controllata (out-fracture), per ripristinare il corretto passaggio dell'aria.
Un intervento combinato per un risultato completo
Dalle precedenti considerazioni, si evince l'importanza di associare, quando necessario, un intervento a valenza estetica a uno a valenza funzionale. Affidarsi a chirurghi con ampia esperienza nel distretto testa-collo, come chirurghi plastici e maxillo-facciali, è la garanzia per una diagnosi corretta e un risultato ottimale sia in termini di bellezza che di salute.