Come agisce la tossina botulinica? Sfatiamo i falsi miti
Troppo spesso si sente parlare del botulino come di un trattamento che "gonfia"... non è così! Per capirlo, è fondamentale conoscerne il meccanismo d'azione.
Il meccanismo d'azione della tossina botulinica
L'azione farmacologica della tossina botulinica consiste nell'impedire il rilascio del neurotrasmettitore acetilcolina a livello della giunzione neuromuscolare. In altre parole, interferisce con l'impulso nervoso, causando la distensione del muscolo stesso.
Tra i farmaci più utilizzati nell'ambito della medicina estetica, troviamo la tossina botulinica di Tipo A purificata.
Come il botox attenua le rughe d'espressione
Il botox interviene sulle rughe dinamiche (ovvero le rughe d'espressione) causate dalla contrazione dei muscoli mimici, distendendole e attenuandole. Il suo utilizzo più frequente è a livello di:
- Rughe glabellari: agendo sul muscolo procero e sui muscoli corrugatori.
- Rughe frontali: agendo sul muscolo frontale stesso e contribuendo anche al sollevamento delle sopracciglia.
- Rughe perioculari ("zampe di gallina"): agendo sul muscolo orbicolare della regione orbitaria.
- Rughe labiali (codice a barre): agendo sul muscolo orbicolare della regione periorale.
Altri utilizzi della tossina botulinica
È possibile impiegare la tossina botulinica anche in altre situazioni:
- Ipertrofia dei masseteri: sia per snellire il profilo del viso a livello della regione mandibolare, sia per ridurre il bruxismo.
- Collo: a livello delle pieghe causate soprattutto dalla contrazione del platisma (muscolo mimico).
- Naso: per sollevarne la punta inibendo l'azione del muscolo depressore.
Questi ed altri utilizzi del Botox, eseguiti da chirurghi plastici estetici specialisti del settore, portano a risultati naturali e migliorativi, donando al viso un aspetto più disteso e fresco, ma senza alterarne l'espressività.