Falloplastica: la chirurgia intima maschile sempre più richiesta in Italia
Non più solo seno, labbra e liposuzione. Tra gli interventi di chirurgia estetica in continua crescita c'è anche la falloplastica, ovvero la chirurgia di rimodellamento del pene. Secondo i dati della Società Internazionale di Chirurgia Plastico-Estetica (Isaps), l'Italia si colloca tra i primi posti in Europa con 1965 interventi registrati, un primato in rapporto alla popolazione superato solo dalla Grecia.
Ma l'aspetto più interessante di questo trend è il tipo di richiesta: il vero cruccio degli uomini moderni non è più la lunghezza, bensì il diametro.
Le motivazioni dietro la scelta
Cosa spinge un numero crescente di uomini, spesso con meno di 40 anni, a sottoporsi a un intervento così intimo? Le ragioni sono sia psicologiche che tecnologiche.
Secondo il sessuologo Gabriele Baroni, "l'uomo è diventato più narcisista delle donne" e talvolta cerca nella chirurgia un modo per compensare la perdita di quella virilità che in passato contraddistingueva il suo ruolo. A questo si aggiunge un dato fondamentale emerso da una ricerca Doxapharma: l'89% di chi sceglie la chirurgia estetica lo fa per stare meglio con se stesso.
Inoltre, come sottolinea Baroni, oggi i chirurghi plastici dispongono degli strumenti tecnologici per indirizzare i pazienti verso interventi sicuri ed efficaci, un tempo impensabili.
L'intervento di falloplastica: ingrandimento e costi
Come conferma il chirurgo plastico Danilo De Gregorio, dopo il trapianto di capelli, gli interventi al pene sono tra i più richiesti dagli uomini. La sua esperienza mostra una fetta significativa di pazienti giovanissimi, tra i 18 e i 27 anni, provenienti da tutta Italia.
La procedura più comune è l'aumento del diametro. I prezzi per questo tipo di operazione partono solitamente dai 3.000 euro, a seconda della tecnica utilizzata e della complessità del caso.
L'allarme del low cost: il rischio del turismo estetico
Questo boom, tuttavia, sta alimentando anche il mercato del "low cost". La destinazione preferita per il turismo estetico a basso costo sembra essere il Marocco, dove il 10-15% delle operazioni riguarda pazienti stranieri, attratti dai prezzi stracciati. È fondamentale ricordare che un prezzo eccessivamente basso può nascondere un risparmio in termini di sicurezza, materiali e standard della struttura sanitaria, un rischio da non sottovalutare mai quando si tratta della propria salute.