Biostimolazione: la guida per rigenerare la pelle e stimolare il collagene
L'invecchiamento cutaneo è un processo naturale che porta alla comparsa di rughe e cedimenti. Per contrastarlo, non basta agire in superficie: è necessario stimolare la pelle dall'interno. La biostimolazione è un trattamento medico-estetico fondamentale per recuperare e mantenere la giovinezza della pelle, agendo direttamente sulla sua struttura per migliorarne turgore ed elasticità.
Cos'è la biostimolazione e come agisce?
La biostimolazione è una procedura che mira a riattivare i naturali processi biologici della pelle. L'obiettivo è stimolare i fibroblasti a produrre nuovo collagene, elastina e acido ialuronico, combattendo al contempo l'azione dei radicali liberi. L'effetto è triplice:
- Azione idratante immediata: Grazie al richiamo di acqua nei tessuti, la pelle appare fin da subito più distesa e turgida.
- Stimolazione dei fibroblasti: Questa è l'azione a lungo termine. Si innesca un processo che, nell'arco di 80-90 giorni, porta a una maggiore produzione di collagene, ristrutturando la pelle dall'interno.
- Azione antiossidante: Contrasta l'effetto dei radicali liberi, i principali responsabili dell'invecchiamento accelerato da sole, stress e inquinamento.
Le sostanze utilizzate per rigenerare la pelle
Per essere efficace, la biostimolazione utilizza un cocktail di sostanze biocompatibili e riassorbibili, tra cui:
- Acido ialuronico a bassa densità: È l'elemento fondamentale per l'idratazione e il turgore.
- Aminoacidi: Sono i "mattoni" precursori di collagene ed elastina.
- Vitamine: Essenziali per il corretto metabolismo cellulare.
- PDRN (Polidesossiribonucleotide): Sostanze di derivazione naturale che hanno dimostrato scientificamente di favorire le capacità rigenerative dei fibroblasti.
La seduta: cosa aspettarsi dal trattamento
Procedura
Dopo l'applicazione di una crema anestetica locale e una corretta disinfezione, il medico procede con micro-iniezioni del prodotto nel derma del viso e, se necessario, del collo. La procedura è rapida (non supera i 15 minuti) e generalmente ben tollerata.
Il post-trattamento
È possibile riprendere immediatamente le normali attività. Nelle ore successive residuerà un leggero turgore (piccoli pomfi) nei punti di inoculo. In rari casi possono comparire minuscole ecchimosi, che si risolvono spontaneamente in 24-48 ore.
Biostimolazione vs. filler: qual è la differenza?
È un dubbio comune, ma la differenza è fondamentale. Il loro nome inglese aiuta a capire:
- Filler (dall'inglese to fill = riempire): È un trattamento riempitivo. Si inietta un gel di acido ialuronico più denso per sollevare il fondo di una ruga o ripristinare un volume.
- Biostimolazione: È un trattamento curativo e rigenerativo. Si iniettano sostanze che stimolano la pelle a produrre da sé le componenti di cui ha bisogno, con un potente effetto idratante e ristrutturante.
Risultati e un nuovo concetto: la fotoprotezione attiva
Con un ciclo di biostimolazione la cute risulterà più fresca, levigata e compatta. I risultati sono visibili fin da subito in termini di idratazione, ma si consolidano nel tempo. Poiché l'invecchiamento non si ferma, sono necessarie sedute di mantenimento.
Un approccio innovativo, che arriva dagli Stati Uniti, è quello della fotoprotezione attiva: molte pazienti eseguono sedute di biostimolazione prima delle vacanze estive o della settimana bianca. In questo modo, la pelle "sacrificherà" l'acido ialuronico iniettato per difendersi dal sole, preservando quello naturale e contrastando più efficacemente il fotoinvecchiamento.