Seno tuberoso: cos'è e come si corregge la malformazione
Il seno tuberoso è una malformazione congenita della ghiandola mammaria che si manifesta durante lo sviluppo adolescenziale. Questa condizione, che può interessare un solo seno (monolaterale) o entrambi (bilaterale), è caratterizzata da una forma stretta e allungata che può causare un notevole disagio psicologico nella paziente.
Le cause del seno tuberoso: perché ha questa forma?
La tipica forma "a tubo" si viene a creare perché, durante lo sviluppo, la ghiandola mammaria aumenta di dimensione in modo anomalo, crescendo con una base stretta e in lunghezza, senza un contemporaneo e adeguato sviluppo della pelle che la ricopre. Questo squilibrio dà luogo a una mammella con un polo inferiore stretto e cadente. Spesso, a questa anomalia si associa anche un'evidente asimmetria tra i due seni.
La correzione chirurgica: l'unica soluzione possibile
L'unico trattamento efficace per correggere il seno tuberoso è l'intervento chirurgico. L'obiettivo non è solo quello di aumentare il volume, ma soprattutto di rimodellare la ghiandola mammaria per espanderla e darle una forma più naturale e rotonda. A seconda del caso specifico, il chirurgo può avvalersi di diverse tecniche, spesso combinate tra loro:
- Mastoplastica con o senza protesi: L'intervento chiave consiste nel rimodellare la ghiandola mammaria per espanderla e darle una forma più rotonda. L'inserimento di una protesi aiuta a ripristinare il volume e a ottenere una proiezione corretta.
- Mastopessi (lifting del seno): In alcuni casi, può essere necessario associare un lifting per riposizionare il complesso areola-capezzolo e rimuovere la cute in eccesso.
- Lipofilling: Come alternativa o in combinazione all'impianto di protesi, è possibile utilizzare il proprio grasso (tessuto adiposo) per aumentare il volume e migliorare la forma del seno.
L'intervento e il decorso post-operatorio
L'intervento di correzione del seno tuberoso viene effettuato in regime di day surgery, permettendo alla paziente di tornare a casa il giorno stesso dell'operazione. La ripresa delle normali attività fisiche è graduale e avviene nelle settimane successive, secondo le indicazioni del chirurgo. I risultati finali saranno visibili man mano che il gonfiore (edema) post-operatorio si andrà risolvendo.