Ricostruzione mammaria dopo un tumore: un percorso di rinascita

A cura di Dott. Valerio De Santis

Seno femminile con segni chirurgici e bisturi disegnato

La diagnosi di un tumore alla mammella e il conseguente intervento di mastectomia sono eventi che rivoluzionano la vita di una donna. Oltre ad accettare la malattia, è necessario ristabilire la propria posizione nella vita sociale e di relazione, senza lasciarsi limitare dagli esiti dell'intervento. In questo cammino, la ricostruzione mammaria rappresenta un punto di partenza fondamentale nel percorso di rinascita.

Oltre la malattia: l'importanza della ricostruzione per stare bene

Per stare bene è necessario che corpo e mente siano in sintonia. La sola terapia fisica non basta: per ritrovare l'audace spensieratezza che contraddistingue ogni "guerriera", bisogna tornare a sentire il corpo come proprio, ad amarsi e a volersi bene. Su questa strada, la ricostruzione mammaria è un alleato prezioso perché, rimodellando il seno, offre una nuova prospettiva e aiuta a spazzare via le nuvole del percorso oncologico.

Il percorso ricostruttivo: domande e risposte

Oggi la ricostruzione della mammella è tecnicamente quasi sempre possibile. Ecco le risposte alle domande più comuni.

Quando si esegue l'intervento?

L'intervento può essere realizzato contemporaneamente alla mastectomia, in un'unica operazione chirurgica, riducendo così i tempi e l'impatto psicologico. In altri casi, viene eseguito in un secondo momento. La scelta viene sempre concordata con l'equipe medica di riferimento (chirurgo senologo, oncologo e chirurgo plastico).

La ricostruzione interferisce con le cure oncologiche?

No. Anni di studi e ricerche hanno verificato che la ricostruzione non interferisce né con l'andamento della malattia, né con eventuali terapie oncologiche complementari. Al contrario, apporta sulla paziente enormi benefici psicologici.

Quali sono le tecniche disponibili?

Le tecniche ricostruttive si distinguono in due categorie principali. La strada da seguire viene "cucita su misura" per ogni paziente, in base alla sua conformazione fisica, all'età e al percorso clinico.

  • Tecniche con materiali protesici: prevedono l'utilizzo di espansori e/o protesi mammarie definitive.
  • Tecniche con tessuti autologhi: utilizzano i tessuti della paziente stessa (pelle, grasso, muscolo) prelevati da altre aree del corpo (come addome o schiena).

Ritrovarsi: i benefici psicologici della ricostruzione

La possibilità di evitare l'uso della protesi esterna, di poter indossare liberamente ogni tipo di abito o costume da bagno, è motivo di gioia per tutte le donne che hanno vinto la propria battaglia. "Perché la vita ci sorrida, bisogna guardarla sorridendo", dice un saggio detto. La ricostruzione mammaria è un passo fondamentale per tornare a farlo con serenità e fiducia in se stesse.