Lifting chirurgico: risultati assicurati nel lungo periodo
Dopo i quarant'anni, lo specchio inizia a mostrare le prime rughe. Fino a quando anche la guancia comincia a cedere e il collo diventa un indicatore del passare del tempo, la situazione non desta preoccupazione. È intorno ai cinquant'anni che molte persone desiderano una soluzione duratura, che possa restituire al viso elasticità e freschezza. Sono in molti a scegliere il lifting, che può essere effettuato in varie modalità.
Quante tipologie di lifting esistono?
Molte e diversificate tra loro. Quando un paziente richiede questo intervento, l’analisi accurata del suo viso riveste un ruolo fondamentale. In base alla zona in cui bisogna intervenire si distinguono diverse tipologie di lifting.
Cosa differenzia un lifting da un minilifting?
Il minilifting agisce con uno scollamento minore, una sospensione muscolare minima, un tiraggio e un’asportazione della cute moderato. Esistono minilifting che interessano tutta la parte del viso (dalle tempie, alle guance, al collo) e minilifting parziali, ossia quelli che trattano solo una parte del viso.
Quali sono i tempi di recupero dopo un intervento di lifting?
Quasi immediati. Il paziente viene dimesso la mattina successiva all’intervento senza alcuna fasciatura. L’attenzione deve essere posta sulle cicatrici dietro alle orecchie, che non devono essere bagnate fino alla loro completa guarigione.
Esistono casistiche in cui un paziente si sottopone più di una volta a questo intervento?
Se correttamente eseguito, il lifting si esegue una sola volta nella vita. Intorno ai 55 anni è l'età più indicata per farlo, quando la pelle è ancora elastica ed il risultato non evidenzia un cambio repentino dell’immagine ma semplicemente un bagno di freschezza al viso e al collo.