Aumento del seno: grasso autologo (lipofilling) o protesi?
La ricerca di risultati sempre più naturali e il desiderio di alcune pazienti di evitare l'inserimento di materiali artificiali come le protesi in silicone, hanno portato allo sviluppo di una tecnica alternativa per l'aumento del seno: l'aumento con il proprio grasso, o lipofilling.
Questo approccio, che sfrutta il tessuto adiposo autologo, si affianca alla mastoplastica additiva tradizionale, offrendo una soluzione biologica e sicura in casi selezionati.
Come funziona l'aumento del seno con il proprio grasso?
La procedura è un vero e proprio autotrapianto di tessuto adiposo. L'intervento, eseguito in anestesia generale, si articola in tre fasi principali:
- Prelievo: Tramite apposite cannule, si preleva la quantità di grasso necessaria dalle comuni zone di accumulo, come cosce, fianchi o addome.
- Preparazione: Il tessuto prelevato viene purificato e preparato per il trapianto.
- Iniezione: Il grasso viene re-iniettato nella mammella, a livello sottocutaneo e retroghiandolare, attraverso piccole incisioni.
Per chi è indicato il lipofilling al seno? i limiti della tecnica
È fondamentale sottolineare che l'aumento con grasso non può essere considerato un sostituto della mastoplastica additiva tradizionale in tutti i casi. Rappresenta una tecnica interessante e valida, ma con indicazioni precise:
- È ideale per pazienti che desiderano un aumento di volume modesto.
- Non tutte le pazienti dispongono delle quantità di grasso necessarie per il prelievo.
- È una tecnica molto utile per la correzione di asimmetrie da lievi a moderate.
- È una scelta eccellente per le pazienti che rifiutano categoricamente le protesi.
Risultati e decorso post-operatorio
I più comuni effetti collaterali sono sovrapponibili a quelli di una liposuzione, quindi è normale la comparsa di edema (gonfiore) ed ecchimosi, che si risolvono spontaneamente nel giro di due settimane.
Per quanto riguarda la durata, è importante sapere che una parte del grasso trapiantato viene fisiologicamente riassorbita. Secondo la letteratura scientifica internazionale, la quota di grasso che attecchisce e rimane in modo permanente è del 60-70%, garantendo un risultato stabile nel tempo.