La cura della pelle: il segreto che la chirurgia estetica non può dare

A cura di Dott. Massimo Re

Donna rilassata con pelle luminosa che si accarezza il viso

Nella mia attività di Chirurgo Plastico, la richiesta non è più solo quella di correggere i segni del tempo, ma anche di prevenirli, con una crescente attenzione alla qualità della pelle. È un punto fondamentale: nessun lifting, per quanto ben eseguito, può migliorare la grana, lo spessore o la luminosità della cute.

La chirurgia può riposizionare i tessuti, togliere le rughe profonde, liftare il collo, ma non può intervenire su aree critiche come le rughette attorno alla bocca, la pelle sottile delle palpebre o le macchie di viso, décolleté e mani. Curare la pelle è quindi essenziale per contrastare l'invecchiamento e per potenziare il risultato di qualsiasi futuro intervento chirurgico.

L'approccio medico per rigenerare la pelle dall'interno

Per superare i limiti delle creme, che hanno una scarsa capacità di penetrazione, la medicina estetica offre trattamenti che agiscono direttamente dove serve: nel derma.

1. Biorivitalizzazione: nutrire la pelle in profondità

È il trattamento d'elezione per idratare e rigenerare. Consiste in micro-iniezioni indolori di un cocktail di sostanze nutritive:

  • Acido Ialuronico: Componente fondamentale del nostro tessuto, la cui diminuzione causa disidratazione e perdita di tono. Reintegrarlo direttamente nel sottocute ripristina l'idratazione e l'elasticità.
  • Vitamine e Aminoacidi: Un pool di vitamine (A, E, C) e nutrienti essenziali per la salute delle cellule cutanee.
  • Mannitolo: Spesso associato all'acido ialuronico, ha un potente effetto osmotico che richiama acqua, garantendo un'idratazione profonda.

Una sola seduta di pochi minuti può dare un risultato paragonabile a un mese di utilizzo costante di cosmetici.

2. Needling: veicolare e stimolare

Il Needling è una tecnica innovativa che utilizza un roller dotato di micro-aghi. Il suo scopo è duplice:

  • Migliora la penetrazione: Crea dei micro-canali temporanei nella pelle, permettendo ai prodotti rivitalizzanti applicati topicamente di superare la barriera cornea e agire in profondità.
  • Stimola meccanicamente il collagene: La micro-perforazione induce una risposta di guarigione naturale da parte della pelle, che reagisce producendo nuovo collagene.

Il protocollo prevede in genere 3-4 sedute a distanza di un mese.

Stimolare il collagene: il cuore del ringiovanimento

Il collagene è la proteina che costituisce l'impalcatura della nostra pelle, donandole volume e resistenza. Con il tempo si degrada, ma può essere riattivato con macchinari specifici.

1. Radiofrequenza (es. Thermage®): il "lifting della pausa pranzo"

Questa tecnologia utilizza il calore per agire in profondità. Un manipolo appoggiato sulla cute rilascia energia che riscalda il derma, ottenendo un duplice effetto: la contrazione immediata del collagene esistente e la stimolazione a lungo termine per la produzione di nuovo collagene. I risultati si apprezzano dopo qualche mese con un evidente aumento di compattezza.

2. Laser CO2 Frazionato: l'evoluzione efficace

Agisce in modo simile sulla struttura del collagene, ma con maggiore efficacia e meno fastidio. Può essere usato in due modalità:

  • A bassa potenza (anti-aging): Stimola i fibroblasti a produrre nuovo collagene, con un effetto ringiovanente generale.
  • In modalità ablativa: Oltre a stimolare il collagene, elimina le piccole rughe e le imperfezioni superficiali, con un vero e proprio effetto lifting.

Un consiglio per il mantenimento: il peeling

Per mantenere una pelle giovane e luminosa, è utile eseguire periodicamente dei peeling. Si va da quelli più semplici, da fare a casa con un guanto esfoliante, a quelli medici (soft peeling) a base di acido glicolico o TCA, per un rinnovamento cellulare più profondo.