Mastoplastica additiva: la tecnica per separazione intramuscolare

A cura di Dott. Maurizio Berlanda

Seno femminile evidenziato da abito scollato blu lucido

La ricerca di un risultato sempre più naturale nella mastoplastica additiva ha portato allo sviluppo di tecniche chirurgiche innovative. Tra queste, la mastoplastica per separazione intramuscolare si distingue per il suo approccio che rispetta pienamente l'anatomia del muscolo grande pettorale, offrendo numerosi vantaggi sia estetici che funzionali.

Come funziona la tecnica per separazione intramuscolare?

L'obiettivo di questa tecnica è aumentare il volume del seno senza tagliare né disconnettere le fibre del muscolo pettorale. Il chirurgo, invece di sezionare il muscolo, ne separa delicatamente le fibre lungo la loro direzione naturale. La protesi viene quindi posizionata in una tasca "ibrida", in parte sottomuscolare e in parte sottoghiandolare.

Questo approccio, che rispetta l'integrità del muscolo, permette di ottenere un risultato di grande naturalezza, evitando uno dei problemi più comuni di altre tecniche: la deformazione dinamica del seno durante la contrazione del muscolo pettorale.

I vantaggi di questa tecnica innovativa

Scegliere una mastoplastica per separazione intramuscolare offre benefici concreti e significativi per la paziente:

  • Risultato più naturale: Si evitano le "impronte" circolari della protesi visibili sulla pelle, tipiche a volte della tecnica sottoghiandolare.
  • Nessuna deformazione dinamica: Il seno mantiene un aspetto naturale anche durante il movimento.
  • Dolore post-operatorio estremamente ridotto.
  • Salvaguardia della funzione mammaria: La ghiandola mammaria non viene toccata, quindi è assolutamente possibile allattare dopo l'intervento.
  • Sensibilità preservata: L'area dell'areola e del capezzolo mantiene completamente la sua sensibilità.
  • Nessun ostacolo agli esami diagnostici: Le protesi non limitano la visibilità durante gli esami radiologici come la mammografia.

L'intervento e il recupero

La cicatrice può essere posizionata nel solco sottomammario o lungo il margine inferiore dell'areola. La convalescenza è rapida: dopo circa una settimana è possibile riprendere tutte le attività di routine, in assenza di dolore.